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Il mercato dei contratti pubblici

unione1Il documento è stato predisposto dal Servizio Studi della Camera dei deputati a seguito della deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici del 27 luglio 2016, in collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione e l’Istituto di ricerca CRESME.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

Bandi tipo per servizi e forniture sopra soglia

lavori1L’Anac ha adottato lo schema tipo del disciplinare di gara per l’affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari, di importo pari o superiore alla soglia comunitaria.

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La nuova scissione dei pagamenti

Scissione dei Pagamenti – d.l. n. 50/2017

L’articolo 1, comma 629, lettera b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), ha introdotto l’articolo 17-ter del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, che ha stabilito, per talune pubbliche amministrazioni acquirenti di beni e servizi, un meccanismo di scissione dei pagamenti da applicarsi alle operazioni per le quali dette amministrazioni non siano debitori d’imposta ai sensi delle disposizioni generali in materia di IVA.

In base a questo meccanismo le pubbliche amministrazioni, dal 1° gennaio 2015, versano direttamente all’erario, con le modalità e nei termini indicati nel decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 23 gennaio 2015, l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.

Con l’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, il meccanismo della scissione dei pagamenti è stato esteso a:

A)    tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato, individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

B)    le società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile (controllo di diritto), direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;

C)    le società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 2), del codice civile (controllo di fatto), direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;

D)    le società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile (controllo di diritto), direttamente dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni;

E)    le società controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile (controllo di diritto), dalle società di cui sopra;

F)    le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana.

In data 27 giugno 2017 è stato emanato, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 50/2017, il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che stabilisce le modalità di attuazione dei commi 1 e 2 dello stesso articolo.

Lo statuto di Agenzia entrate-Riscossione

riscossione1Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il d.P.C.M. con il quale è stato approvato lo Statuto dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi

Elenco amministrazioni aggiudicatrici

Comunicato del Presidente  Anac del 5 luglio 2017

Oggetto: Modifiche del comunicato  del Presidente dell’Autorità del 10 maggio 2017 recante “ulteriori chiarimenti  sull’attivazione dell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti  aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie  società “in house” previsto dall’art.  192 del d.lgs. 50/2016”.

Nelle more dell’attuazione  delle modifiche previste dal decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56, al  Codice dei contratti pubblici e del conseguente necessario adeguamento delle  Linee guida ANAC n. 7, su cui il Consiglio dell’Autorità ha deliberato,  nell’adunanza del 28 giugno 2017, di acquisire il parere del Consiglio di  Stato, si comunica che il termine per l’avvio della presentazione della domanda  di iscrizione nell’Elenco, di cui al punto 9.2 di dette linee guida, è ulteriormente  posticipato al 30 ottobre 2017.

Raffaele Cantone

Approvato  dal Consiglio nell’adunanza del 28 giugno  2017

Le auto blu dei comuni

“Cercare il titolo giornalistico ad effetto, gettando discredito sui Comuni italiani ed interpretando in modo del tutto fuorviante i dati sulle “auto di servizio” in possesso dei Comuni, non restituisce ai cittadini una informazione corretta e trasparente ma innesca, piuttosto, una populistica caccia alle streghe nei confronti di chi, invece, rappresenta l’unico front office a servizio del cittadino: sindaci e Comuni”. È quanto afferma in una nota il vicepresidente Anci e sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. 

“L’articolo apparso ieri su un giornale nazionale (Repubblica n.d.r.), che addita i Comuni come principali responsabili di un presunto aumento delle “auto blu” – dice Di Primio – si basa sul confronto di dati fuorvianti, se non falsi, così confondendo vetture che genericamente vengono utilizzate dalla pubblica amministrazione per servizi quotidiani, con quelle di grossa cilindrata utilizzate per rappresentanza. Errori di interpretazione che – prosegue Di Primio -  restituiscono un quadro totalmente falsato. Poco importa, infatti, se le auto definite blu sono invece utilitarie adoperate dai dipendenti per effettuare sopralluoghi tecnici, riparazioni sul territorio o visite domiciliari di assistenti sociali, il tutto, evidentemente, deve giustificare il titolo e il lettore.

Le auto di servizio del Comune di Chieti sono 22 – evidenzia poi il sindaco del capoluogo teatino – ,tutte utilitarie con un’immatricolazione media di 15 anni, fino ad arrivare ad una vecchia Innocenti del 1995 adoperata dai letturisti del servizio idrico. Le auto di rappresentanza, invece, sono due, una vecchia Alfa Romeo 156 e una Lancia Thesis di 12 anni, peccato, però, che entrambe non sono usate ma già messe in vendita e depositate presso l’autoparco comunale in attesa di un nuovo bando (al primo, pubblicato qualche anno fa, non ha risposto nessuno) o della dismissione definita. Se le note in calce al censimento fossero state analizzate attentamente – stigmatizza ancora Di Primio – si sarebbe anche desunto che gli spostamenti del sindaco avvengono a bordo di una vecchia Fiat Punto e che solo una, in realtà, è l’auto con assegnato autista. Evidentemente fa più effetto comunicare un presunto, anzi falso, spreco di denaro pubblico, piuttosto che cercare la verità dei fatti”.

“Adesso basta - attacca ancora Di Primio-. I sindaci ogni giorno devono fare i conti con la mancanza di fondi, perché lo Stato non trasferisce denari, con la scarsezza di risorse umane, perché lo Stato per dieci anni ha bloccato le assunzioni, e con bisogni crescenti dei cittadini. Se proprio si deve individuare chi in questo Paese è generatore di sprechi pubblici – conclude il vicepresidente Anci - si guardi altrove. Noi, senza rete di protezione né prebende, ogni giorno abbiamo solo la nostra faccia ed il nostro lavoro per far funzionare una parte vitale dell’Italia ovvero gli 8000 Comuni”. (com/ef) - da www.anci.it

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