Norme redazionali

Norme di Editing

A USO DEGLI AUTORI ver. 10 – marzo 2024

Titolo italiano del saggio (max 2 righe) [Centrato-Stile New Roman 14 grassetto]

Titolo inglese del saggio (max 2 righe) [Centrato-Stile New Roman 14 grassetto]

Nome Cognome Autore, [Preceduto da di - Centrato-Stile New Roman 12]

Sommario da inserire dopo il nome e prima degli abstract

Abstract [Stile Abstract Times New Roman 12 - Grassetto]

Il primo abstract (max 10 righe) è in italiano e indica chiaramente approccio teorico, metodo e dati. Non deve contenere parole in grassetto.

Parole chiave: [in grassetto - stile Time New Roman 12]: inserire da tre a cinque parole chiave in italiano, separate da punto e virgola.

Abstract [Stile Abstract Times New Roman 12 - Grassetto]

Il secondo abstract (max 10 righe) è in inglese e deve essere la traduzione di quello in italiano scritto sopra. Non deve contenere parole in grassetto.

Keywords: [in grassetto - stile Times New Roman 12]: inserire da tre a cinque parole chiave in inglese, separate da punto e virgola.

1.      Procedura

L’autore dovrà provvedere a inviare una copia digitale in formato elettronico (in formato .doc oppure .docx) del proprio contributo al seguente indirizzo:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’invio dell’articolo comporta la piena accettazione delle presenti norme di editing e del codice etico della Rivista.

L’articolo inviato dovrà essere già completo di revisione e dell’editing. Insieme all’articolo, allo stesso indirizzo dovranno essere spediti eventuali tabelle e grafici (con file separati), anche se già inseriti nel testo dell’articolo.

La redazione provvederà ad associare all’articolo diverse immagini.

2.      Primo paragrafo

Ogni contributo non deve essere inferiore a 15.000 caratteri e non superare i 50.000 caratteri, inclusi spazi, intestazione, bibliografia.

Ogni paragrafo, incluse introduzione e conclusione, deve essere numerato. In caso di sottoparagrafi anche questi ultimi vanno numerati.

3.      Forma e stile di un articolo

È necessario seguire le indicazioni generali di editing per la redazione dell’articolo. Si raccomanda, anche ai fini dello snellimento del processo di revisione dei contributi in approvazione, di aderire in modo puntuale alle regole stabilite in questa sezione.

Il testo deve essere redatto in prosa semplice e chiara, deve essere altresì originale (ovvero non pubblicato in precedenza), oppure se già pubblicato deve esserne citata la fonte. La Direzione si riserva di apportare al testo le modifiche di forma e/o di sostanza che riterrà opportune. Gli articoli accettati (dopo che sono stati sottoposti al referaggio doppio cieco, come da codice etico) sono pubblicati gratuitamente. La cronologia della pubblicazione degli articoli è di competenza della Direzione. La proprietà letteraria spetta alla Direzione.

È auspicabile:

a)                  evitare formulazioni inutilmente complesse, arcaismi, espressioni gergali, frasi idiomatiche

b)                 nel citare un autore o un discorso diretto porre all’inizio e alla fine della citazione le doppie virgolette aperte (“) e chiuse (”). Nel caso di omissioni di parte della citazione indicarle con parentesi quadra e tre punti di sospensione ([...])

c)                  non è consentito l’uso di termini in grassetto o sottolineati. Qualora si voglia enfatizzare un termine si consiglia l’uso del corsivo

4.      Note a piè di pagina

Le note al testo vanno inserite a piè di pagina, numerate progressivamente e redatte in stile Note pdp. Si raccomanda l’uso delle note, in ogni caso di breve lunghezza (massimo 2-3 righe ciascuna).

Il numero che rimanda alla nota deve essere inserito eventualmente prima del segno di interpunzione.

5.      Citazioni nel testo e in nota

·         quando nel testo viene citato indirettamente un autore si inserisca, tra parentesi tonde, il nome dell’autore e l’anno di pubblicazione dell’opera di riferimento separati da una virgola. Esempio: (Nirchi, 2009);

·         nel caso in cui il nome dell’autore sia parte del corpo del testo inserire subito dopo, tra parentesi tonde, l’anno di pubblicazione dell’opera di riferimento;

·         se vengono citate direttamente le parole dell’autore si inserisca una nota con l’indicazione del cognome dell’autore, l’anno di pubblicazione dell’opera di riferimento, il numero della pagina dell’estratto, il tutto separato dalla virgola;

·         sigle e acronimi non vanno puntati e la sola lettera iniziale va in maiuscolo (es.: Asl, Ao, Ssn); le sigle, come le parole straniere, non hanno una forma plurale a eccezione essenzialmente di: AA.VV., pp;

·         per la legislazione (es.: legge 7 agosto 1990, n. 241 – per esteso solo la prima volta, poi abbreviare in l. n. 241/1990);

·         per la giurisprudenza, (es.: Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza [ordinanza] 8 gennaio 1995, n. 1). Se possibile indicare dove poterla consultare (es.: in www.giustizia-amministrativa.it);

·         l'uso delle maiuscole deve essere limitato ai nomi propri e alla parola "Stato" (es.: i ministeri il Ministero delle finanze);

·         le parole e i nomi stranieri vanno scritti in corsivo. Per le parole straniere entrate ormai nell’uso della lingua italiana (budget, marketing, management ecc.) non usare il corsivo ma il tondo, non coniugarle al plurale né concordarle nel genere.

·         siti internet: si cita l’indirizzo (senza sottolineatura) e possibilmente l’autore o il curatore del sito;

·         per le citazioni dottrinali bisogna indicare le iniziali del nome e il cognome dell’autore in MAIUSCOLO, il nome dell’opera in corsivo, tutto il resto normale. Esempi:

o   M.S. GIANNINI, Corso di diritto amministrativo, Milano, 1965, p. 123.

o   F. SPANTIGATI, Il principio di comunicazione nel diritto amministrativo, in G. ARENA (a cura di), La funzione di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, Rimini, 2001, p. 191 ss.

o   N. BOBBIO, La democrazia e il potere invisibile, in Riv. it. scienza pol., 1980, p. 181.

6.      Conclusioni

Ogni contributo deve terminare con un paragrafo di Conclusioni.

I riferimenti bibliografici vanno inseriti di seguito al paragrafo Conclusioni. devono contenere tutti e soltanto i contributi (comprese le leggi, gli atti normativi, i siti web, i software) citati nel corpo del testo.

Esempi:

                    Bettetini, G. (1990). Meno potere più autorità. In J. Jacobelli (ed.), Quali poteri la Tv? (pp. 13-18). Roma-Bari: Laterza.

                    Cambi, F. (ed.). (2010). Media Education tra formazione e scuola. Pisa: ETS.

                    Santagata, R., & Guarino, J. (2011a). Using video to teach future teachers to learn from teaching. ZDM-The International Journal of Mathematics Education, 43(1), 133-145.

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