News

Il bilancio delle città metropolitane

Comunicato del 7 luglio 2017 - Finanza Locale

Con Decreto del Ministro dell’interno del 7 luglio 2017 è stato fissato al 30 settembre 2017 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2017/2019 da parte delle Città metropolitane e delle province, previsto dall’art. 151 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL).

La Conferenza Stato-città ed autonomie locali, nella seduta del 6 luglio 2017, ha espresso parere favorevole.

Il provvedimento  è stato inviato alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione.

Diversificazione tra enti

“È necessaria una diversificazione primaria tra gli enti, in quanto non presentano tutti le medesime caratteristiche, motivo per cui devono essere suddivisi secondo i propri fabbisogni. Non considerare le singole peculiarità significa pregiudicare la natura stessa dell’ente”. Lo ha detto Roberto Tasca, Assessore al bilancio e demanio del Comune di Milano, intervenendo durante la tavola rotonda a conclusione della VI Conferenza sulla finanza ed economia locale Ifel-Anci dal titolo “L’autonomia dei comuni fa crescere l’Italia” in corso di svolgimento a Roma.
“In alcuni casi - ha sottolineato l’Assessore - il mancato pagamento delle fatture da parte dell’Amministrazione comunale non dipende esclusivamente dalla mancanza di risorse economiche, ma anche dalla carente capacità organizzativa nonché da rallentamenti dovuti ad ostacoli burocratici presenti nell’attuale schema operativo”.
Tra le esperienze dei Comuni presentate durante la tavola rotonda anche quella del Comune di Napoli rappresentato dall’Assessore al bilancio, al lavoro e alle attività economiche Enrico Panini. “Non solo l’autonomia - ha spiegato Panini riprendendo il titolo della conferenza - ma anche la responsabilità dei Comuni fa crescere l’Italia. La responsabilità che la politica ha nei confronti dei cittadini, la quale costituisce inoltre condizione indispensabile per risanare la frattura tra Istituzioni e cittadini presente nella nostra società”. L’Assessore Panini ha osservato, inoltre, in che misura la spesa pubblica per gli investimenti si sia ridotta negli ultimi anni: “Nel nostro territorio - ha spiegato - la spesa pubblica per gli investimenti si è ridotta dal 2008 ad oggi del 30%. Questi dati vanno letti tenendo conto dei limiti temporali imposti dalla burocrazia nazionale, a questi - ha detto in conclusione - si aggiungono inoltre le norme di armonizzazione contabile che introducono ulteriori termini temporali che i Comuni sono chiamati a rispettare”.
In conclusione l’esperienza di Perugia presentata dall’Assessore al bilancio, finanze e demonio Cristina Bertinelli. “La riduzione della spesa pubblica attuata dal Comune di Perugia - ha spiegato l’Assessore Bertinelli - è davvero notevole e rilevante, si registra infatti una riduzione del 15% rispetto al 2013. Ciò nonostante, se pur con margini di variazione, - ha sottolineato l’Assessore - ritengo fortemente che oltre questo limite la spesa pubblica non sia più comprimibile, in quanto già molto rigida”. (rr) - da www.anci.it

Il federalismo fiscale tradito

“Lo stato attuale della finanza locale è il combinato disposto della mancata attuazione della legge 42 del 2009 e degli interventi correttivi che si sono succeduti dopo l’aprile 2011. Questo sistema non si regge, non scioglie i molti nodi esistenti tra i livelli statale e periferico e, soprattutto, lascia pochi margini di manovra ai Comuni”. Lo ha detto il direttore di Ifel Pierciro Galeone, aprendo i lavori pomeridiani della VI Conferenza sulla Finanza e l’Economia locale, organizzata da Anci e Ifel e dedicati al futuro della Finanza locale ed agli scenari da costruire.
Galeone ha sottolineato che “dalla riforma del titolo V del 2001 fino alla legge 42 si era comunque trovato una conciliazione dei potenziali conflitti”. Questo riconoscendo, “da un lato, autonomia di spesa ed entrata ai Comuni e dall’altro il diritto di cittadinanza nazionale attraverso un meccanismo di perequazione che viene incontro alle comunità con minore capacità fiscale”.
Ma a partire dal decreto Monti dell’aprile 2011 “lo Stato ha messo mano alla finanza locale con una sorta di ‘patrimoniale’ sull’entrata principale dei Comuni. Un intervento cui si sono aggiunti tutti i decreti successivi che hanno tagliato i trasferimenti statali convogliando il risanamento finanziario dai Comuni verso il bilancio statale”.
Secondo il direttore di Ifel a provocare l’attuale complesso scenario sono state norme che “avrebbero dovuto contenere solo numeri ma che invece hanno riscritto l’intero sistema di finanza locale, fino a capovolgerne i presupposti. Come accaduto - ha spiegato – per il meccanismo di perequazione che da verticale che era si è progressivamente spostato verso una impostazione orizzontale”. (gp) - da www.anci.it

Pochi margini di manovra ai comuni

“Lo stato attuale della finanza locale è il combinato disposto della mancata attuazione della legge 42 del 2009 e degli interventi correttivi che si sono succeduti dopo l’aprile 2011. Questo sistema non si regge, non scioglie i molti nodi esistenti tra i livelli statale e periferico e, soprattutto, lascia pochi margini di manovra ai Comuni”. Lo ha detto il direttore di Ifel Pierciro Galeone, aprendo i lavori pomeridiani della VI Conferenza sulla Finanza e l’Economia locale, organizzata da Anci e Ifel e dedicati al futuro della Finanza locale ed agli scenari da costruire.

Galeone ha sottolineato che “dalla riforma del titolo V del 2001 fino alla legge 42 si era comunque trovato una conciliazione dei potenziali conflitti”. Questo riconoscendo, “da un lato, autonomia di spesa ed entrata ai Comuni e dall’altro il diritto di cittadinanza nazionale attraverso un meccanismo di perequazione che viene incontro alle comunità con minore capacità fiscale”.

Ma a partire dal decreto Monti dell’aprile 2011 “lo Stato ha messo mano alla finanza locale con una sorta di ‘patrimoniale’ sull’entrata principale dei Comuni. Un intervento cui si sono aggiunti tutti i decreti successivi che hanno tagliato i trasferimenti statali convogliando il risanamento finanziario dai Comuni verso il bilancio statale”.

Secondo il direttore di Ifel a provocare l’attuale complesso scenario sono state norme che “avrebbero dovuto contenere solo numeri ma che invece hanno riscritto l’intero sistema di finanza locale, fino a capovolgerne i presupposti. Come accaduto - ha spiegato – per il meccanismo di perequazione che da verticale che era si è progressivamente spostato verso una impostazione orizzontale”. (gp) - da www.anci.it

La relazione annuale Anac

anac1La relazione annuale 2016 dell’Anac di quest’anno è particolarmente importante perché si pone giusto a metà del mandato di questo Consiglio, che resterà in carica infatti fino al 2020, e si inserisce in un contesto oggettivamente nuovo.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

L'aumento del fondo risorse eccedente

aumento1Un comune interroga la Corte dei Conti al fine di sapere se sussista la possibilità di incrementare il fondo per il salario accessorio con i risparmi derivanti dalla diminuzione del numero delle posizioni organizzative.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Personale

bannercorsi

campagna adesione2024

ASFEL

Supporto e Formazione PA

Via Lepanto, 95 - 80045 Pompei (NA)

C.F. 90080340632 - P.I. 08339801212

. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

. Pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Top
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di terzi per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Utilizza anche cookie analytics propri e di terzi al fine di effettuare statistiche e monitoraggi sull'utilizzo del sito. Continuando a consultare ASFEL.it o chiudendo questo popup, acconsenti all'utilizzo dei nostri cookie Dettagli…