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La decurtazione dell'indennità di posizione

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L’Aran è intervenuta sulla decurtazione dell’indennità di posizione.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Personale

Il progetto co-city

Co-City - Torino laboratorio di innovazione per i Comuni italiani

La governance partecipata dei beni comuni urbani rappresenta una realtà consolidata per numerosi comuni italiani. Torino ha scelto di concentrarsi sul riutilizzo di spazi e strutture in disuso per favorire il contrasto alla povertà urbana attraverso il progetto Co-City, realizzato nell’ambito del programma europeo Urban Innovative Actions.

L’obiettivo di Co-City è quello di migliorare la coesione sociale e promuovere il contrasto alla povertà urbana attraverso una serie di azioni locali innovative, con particolare attenzione alle periferie della città. Per raggiungere questo obiettivo il progetto prevede la stipula di patti di collaborazione tra amministrazione comunale e cittadini. Tale strumento, previsto dal Regolamento Beni Comuni adottato da oltre cento città in tutta Italia, verrà per la prima volta sperimentato a Torino per contrastare il degrado urbano nelle periferie, promuovendo la creazione di imprese sociali e centri di comunità in strutture dismesse o sottoutilizzato.

Il progetto Co-city, avviato ad inizio 2017 e destinato a concludersi a fine 2019, promuoverà opere di rigenerazione di spazi abbandonati o in disuso in diversi quartieri della città.

Al centro del progetto una concezione rivoluzionaria del ruolo della pubblica amministrazione, hub di innovazione e conoscenze presenti sul territorio e elemento di spinta verso nuovi modelli di partecipazione civica orientati alla co-produzione di servizi, alla creazione di imprese di comunità e allo sviluppo di un welfare urbano innovativo.

Il ruolo dell’Anci

Anci è partner del progetto, assieme a Università di Torino, Cascina Roccafranca e rete delle Case del Quartiere. Anci curerà la comunicazione locale, nazionale ed europea del progetto, facendo rete con le esperienze italiane di innovazione sociale urbana raccolte nelle community di Agenda Urbana e con le città italiane che partecipano alle reti dei programmi Urban Innovative Actions e Urbact, di cui Anci è Punto Nazionale per l’Italia. Allo stesso tempo Anci favorirà la promozione internazionale delle azioni di Co-City, ricollegando l’esperienza di Torino e delle altre città impegnate su beni comuni e rigenerazione urbana a quelle delle altre città europee e internazionali attive in network tematici e forum europei e globali sui temi urbani.

Le azioni

Il comune di Torino metterà a disposizione una serie di aree e edifici pubblici individuati in fase di progettazione degli intervento, garantendo gli investimenti economici necessari all’avvio della riqualificazione nonché allo sviluppo di strumenti di inclusione sociale. Le Case del Quartiere favoriranno la partecipazione di cittadini e associazioni che intendono prendersi cura di tali spazi, contribuendo a definire al meglio i progetti e accompagnandoli lungo la realizzazione dei patti di collaborazione.

Al centro del progetto si colloca il consolidamento di un modello giuridico fondato sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione orientato alla gestione condivisa di beni comuni urbani.

A supporto del progetto l’Università di Torino fornirà una vera e propria “cassetta degli attrezzi” con strumenti giuridici e tecnologici a supporto della realizzazione dei patti di collaborazione. In particolare sarà testato nel corso del progetto l’utilizzo della piattaforma digitale First Life (http://firstlife.di.unito.it)., con l’obiettivo di favorire nuove modalità di interazione tra cittadini e amministrazione comunale.

I partner del progetto

I partner del progetto, oltre al Comune di Torino, sono: Anci, la Fondazione Cascina Roccafranca che opera attraverso la rete “Case del quartiere” e l’Università degli studi di Torino.

Comune di Torino coordina l’intera realizzazione del progetto, curando direttamente la definizione dei patti di collaborazione con la cittadinanza. La Città di Torino garantirà inoltre gli investimenti economici necessari all’avvio delle opere di riqualificazione concordate, nonché allo sviluppo di imprese di comunità.

Fondazione Cascina Roccafranca, attraverso la rete delle “Case del quartiere”, mira a costruire una rete cittadina in grado di raccogliere istanze e progettualità, offrendo concreti strumenti per favorire la partecipazione dei cittadini attraverso la creazione di progetti pilota.

Università studi di Torino fornirà un supporto tecnico e giuridico per la gestione delle politiche di rigenerazione urbana previste dal progetto.

L’obiettivo principale è quello di favorire la collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione, e la creazione di un modello gestionale sostenibile a supporto di processi di innovazione sociale su cui fondare nuove pratiche di sperimentazione di welfare urbano.

Anci è responsabile della comunicazione locale, nazionale ed europea, del progetto, si occuperà della disseminazione dei risultati raggiunti a livello nazionale. Anci diffonderà il modello di welfare urbano torinese a tutta la rete di Comuni italiani raccontando iniziative e buone pratiche diffuse sul territorio in materia di innovazione urbana.

La responsabilità pre-contrattuale

responsabilita1Il Consiglio di Stato interviene sulle differenze tra la responsabilità da mancata aggiudicazione e la responsabilità precontrattuale.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

L'avvalimento nel PPP

mani1Il Tar si è pronunciato sull’applicabilità o meno dell’avvalimento nell’ambito di contratto di partenariato pubblico-privato – PPP.

Note e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La nuova circolare sul pareggio di bilancio

rgs1Emanata la Circolare concernente le regole di finanza pubblica per il triennio 2017-2019 per gli enti territoriali ai sensi dell’articolo 1, commi da 463 a 508, della Legge 11 dicembre 2016, n. 232.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Normativa-Pareggio di bilancio

Il turn-over dei comuni

Cresce l'attesa da parte dei Comuni per un intervento ad hoc nell'ambito della riforma della pubblica amministrazione all'esame del Parlamento. Tra gli aspetti che alimentano le richieste dei sindaci vi è il doppio carico che i Comuni hanno dovuto subire in questi ultimi anni.

Il primo riguarda i limiti stretti imposti nel turn over, specie nel 2015-2016 quando il turn over si è bloccato del tutto. Con il decreto enti locali dovrebbero arrivare dei correttivi a questo, che potrebbero far salire anche al 50% il turn over nei Comuni più grandi e fino al 100% in quelli più piccoli, che ad oggi si fermano al 75% circa. Pertanto, stando all'attuale distribuzione del personale fra le diverse classi demografiche, si possono stimare almeno 5 mila assunzioni in più.

Qualora, invece, si arrivasse a far salire al 75% il turn over anche negli enti più grandi, i nuovi ingressi aggiuntivi potrebbero arrivare anche a quota 8-9 mila. - da www.legautonomielazio.it

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