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Il rimborso per il fondo risorse eccedente

soldi8La Corte dei conti risponde a un ente sull’interpretazione dell’art. 4, comma 1 decreto legge 6 marzo 2014, n. 16.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Personale

La declinazione del diritto di accesso

agenda1Pubblicato sul sito un articolo di Alessandra Vallefuoco dal titolo: La triplice declinazione del diritto di accesso all’indomani dell’introduzione del FOIA.

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L'audizione Anac per la modifica del codice

anac2Il Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone conferma nell’audizione di ieri presso le commissioni riunite della Camera (VIII Commissione) e del Senato (8a Commissione) il suo parere in chiaroscuro sul decreto correttivo del Codice dei contratti di cui al d.lgs. n. 50/2016. 

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Il calcolo dell'indennità di posizione

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L’Aran risponde a un comune in tema di indennità di posizione non annuale.

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I pareri Anac

Il Consiglio dell’Anac si è espresso nella seduta del 29 marzo sulle gare “Facility management 4” e “Scuole belle”  

In data 29 marzo il Consiglio dell’Autorità nazionale anticorruzione si è espresso su una richiesta di parere da parte di Consip spa in merito alla procedura da seguire relativamente alla gara “Facility management 4”, oggetto di una nota indagine giudiziaria. La richiesta di parere riguardava la rilevanza di fatti corruttivi individuati in una ordinanza cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Roma ai fini della eventuale adozione di provvedimenti in autotutela di aggiudicazioni già effettuate. L’Anac, dopo aver precisato che l’articolo 38 del dlgs. 163/2006 (vecchio Codice dei contratti pubblici) impone  di non procedere alla stipula del contratto solo in presenza di una sentenza passata in giudicato, ha però precisato che fatti di rilevanza penale, anche se non accertati in via definitiva, possono essere qualificati quali grave illecito professionale e giustificare in base a una valutazione discrezionale della stazione appaltante l’emissione di provvedimenti in autotutela. Spetta dunque a Consip stabilire se i fatti contestati dall’autorità giudiziaria possano motivare l’esclusione dalla gara FM4 del concorrente dalla gara.
Sempre in data 29 marzo il Consiglio dell’Autorità ha affrontato anche un’altra richiesta di parere giunta da Consip, relativa alla possibilità di partecipare a gare successive a quella per i servizi di pulizia nelle scuole (cd. “Scuole belle”) da parte delle imprese sanzionate per intesa anticoncorrenziale dall’Agcm col provvedimento n. 25802/2015. L’Anac, con una lunga e articolata motivazione, ha affrontato varie questioni che riguardano la configurabilità del cosiddetto illecito professionale previsto dal dlgs. 163/2006 (articolo 38, la lettera f) e su delicati su profili di carattere inter-temporale connessi all’entrata in vigore del decreto legislativo 50/2016 (nuovo Codice dei contratti pubblici).

Le modifiche al codice degli appalti

“Abbiamo espresso un parere favorevole sullo schema di decreto correttivo del Codice Appalti che rappresenta per noi un passo in avanti importante per rendere lo stesso Codice più attuabile e dunque utile. In particolare, i correttivi proposti dall’Anci e contenuti già nel testo, rafforzano la fattibilità e la tempestività delle procedure di appalto e dunque rappresentano un volano per gli investimenti. Crediamo che così si tengano insieme esigenze di trasparenza e legalità cui i Comuni tengono molto e la celerità nella realizzazione di opere pubbliche”. E’ quanto dichiara il vicepresidente Anci e sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che oggi ha rappresentato l’Associazione in Conferenza Unificata.

“Il governo – spiega Ricci - ha fatto molti sforzi per far partire gli investimenti, in parte bloccati per complicazioni procedurali nelle procedure che questo correttivo mira invece a superare. E’ un primo passo verso la semplificazione, ora chiediamo al Parlamento di difendere il decreto già approvato e di migliorarla recependo gli emendamenti presentati dall’Anci”.

“Ad oggi – ricorda il vicepresidente Anci – le opere possono andare in gara solo con il progetto esecutivo. Il correttivo al Codice, invece, reintroduce l’appalto integrato che renderà possibile andare in gara anche con progetti definitivi. L’onere del progetto esecutivo andrà quindi in capo alle imprese aggiudicatarie anche dei lavori, con un evidente risparmio per le amministrazioni da tempo in sofferenza per carenza di personale e mancanza di figure specifiche che si occupano di progettazione interna”.

Ricci ricorda poi come attraverso le proposte Anci il correttivo introduce anche “norme per la semplificazione sulle manutenzioni che non richiedono progettualità dettagliata e che quindi devono poter essere realizzate in maniera tempestiva e veloce”. “Lo sblocco del Patto di stabilità solo per i Comuni vale circa due miliardi sul 2016 e altri due sul 2017. Se aggiungiamo i 700 milioni di spazi finanziari sull’edilizia scolastica e dissesto idrogeologico e i 2,1 miliardi sulle periferie, vediamo che siamo di fronte ad una delle azioni più espansive delle ultime leggi di bilancio. Le risorse per realizzare gli investimenti ci sono, da oggi abbiamo anche un punto di maggiore equilibrio tra esigenze di legalità ed esigenze di minor rigidità per la realizzazione delle opere”. (ef) - da www.anci.it

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