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I pareri delle Commissioni sulla modifica al codice dei contratti

pareri1Dopo i pareri, seppur “condizionati”, del Consiglio di Stato e della Conferenza Unificata Stato-Regioni, è arrivato il via libera del Parlamento al decreto correttivo al Codice Appalti.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponbili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La proroga nei contratti pubblici

proroga1Il Consiglio di Stato interviene in tema di eccezionalità della proroga di un contratto d’appalto, di cui all’articolo 106 del codice dei contratti. 

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La procedura assunzionale nelle società partcipate

partecipazioni1La Corte di Cassazione, Sezioni Unite si è espressa in tema di pubblico impiego e controversie relative alle procedure di assunzione nelle società in house.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

Coordinamento della finanza pubblica

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E' stato presentato il "Rapporto 2017 sul Coordinamento della Finanza Pubblica" della Corte dei conti.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

La rinegoziazione della Cdp

CDP, due nuove misure in favore degli Enti locali: rinegoziazione prestiti dei Comuni per il 2017 e interventi per i territori colpiti dal Sisma 2012

Iniziative illustrate nelle varie tappe del Roadshow “Cassa Depositi e Prestiti con il territorio” che partirà l’11 aprile

Roma, 5 aprile 2017

Il Consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti ha deliberato una nuova serie di misure a supporto degli Enti locali: la rinegoziazione dei prestiti ai Comuni per il 2017 e la sospensione per l’anno in corso del rimborso delle rate dei prestiti concessi alle amministrazioni delle zone colpite dal sisma del 2012.

Rinegoziazione dei prestiti in favore dei Comuni

Con l’operazione di rinegoziazione CDP concede agli enti l’opportunità di rimodulare un debito complessivo di circa 23 miliardi di euro, con un beneficio in termini di riduzione delle rate di ammortamento stimabile in circa 1 miliardo di euro nel periodo 2017-2020.

La misura risponde anche alle esigenze manifestate dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) di supportare i Comuni nella gestione attiva del debito, rendendo disponibili risorse finanziarie in loro favore.

Le istruzioni per l’adesione e il perfezionamento dell’operazione saranno diffuse nelle prossime settimane.

L’operazione sarà inoltre al centro del roadshow “Cassa Depositi e Prestiti con il territorio”, un ciclo di incontri sulla finanza locale organizzati da CDP e rivolti alle amministrazioni, che partirà il prossimo 11 aprile e toccherà le città di Torino, Aosta, Roma, Salerno, Bari, Bologna, Venezia, Milano e Palermo.

Misure in favore degli Enti locali colpiti dal Sisma 2012

L’operazione consente agli Enti locali delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto di sospendere il rimborso delle rate dei prestiti per l'anno 2017.

Gli Enti interessati potranno quindi corrispondere, senza oneri aggiuntivi, il pagamento delle quote sospese a partire dall’anno 2018 in rate di pari importo, per la durata di dieci anni.

L’iniziativa riguarda un ammontare di rate del valore di circa 60 milioni di euro, su un debito residuo complessivo di circa 500 milioni di euro.

Dalla misura rimane esclusa la quota parte relativa alle rate 2016, il cui pagamento è stato già differito da CDP lo scorso anno. Con l’operazione, Cassa depositi e prestiti estende ai prestiti di propria competenza quanto previsto dall’ articolo 14, comma 5-bis, del decreto legge 30 dicembre 2016, n. 244. 

La riforma Madia

In Conferenza Unificata, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha espresso a nome dell’associazione un parere “favorevole ma condizionato a specifiche modifiche” sulla riforma Madia del pubblico impiego. “Per esprimere un parere favorevole - ha spiegato Decaro - riteniamo essenziale che venga eliminata la sanzione relativa agli obblighi di comunicazione di dati, per evitare che adempimenti formali blocchino le assunzioni e, di conseguenza, l’attività degli uffici”. Ci sono poi altri due punti sui quali l’Anci chiede modifiche al testo. Riguardano entrambi la materia del recupero del salario accessorio. 

“Daremo parere favorevole se i tempi dei piani di rientro per il recupero del salario accessorio saranno allungati fino a cinque anni – ha dichiarato il presidente dell’Anci – e se i Comuni potranno utilizzare i risparmi sulle spese del personale per far fronte a questo recupero. Si tratta di richieste funzionali ad alleggerire l’impatto del rientro sulla retribuzione dei dipendenti, che, nella maggior parte dei casi, sono entrati a far parte dell’amministrazione in tempi molto più recenti e non hanno mai goduto di quel trattamento ora considerato illegittimo”.

Leggi la dichiarazione del presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco. (com) - da www.anci.it

 

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