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Le norme sul lavoro straordinario

La prestazione individuale di lavoro, a qualunque titolo resa, è regolata dalle se- guenti norme:Art. 38, comma 6, del CCNL 14 settembre 2000: la prestazione di lavoro nonpuò, in ogni caso, superare, di norma, le 10 ore giornaliere;Art. 4, D.lgs. n. 66/2003 in vigore: la durata media dell'orario di lavoro non può inogni caso superare, per ogni periodo di 7 giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario, con riferimento a un periodo non superiore a 4 mesi;Art. 9, comma 1, del D.lgs. n. 66/2003 in vigore: il lavoratore ha diritto ogni 7 giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola coincidenti con la domenica.

Il suddetto periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a 14 giorni.La disciplina del lavoro straordinario è principalmente prevista dall’art. 24 del CCNL 14 settembre 2000.dal Dirigente o chi ne fa le funzioni sulla base delle esigenze organizzative e di servizio individuate dall'Ente, rimanen-do esclusa ogni forma generalizzata di autorizzazione.Pertanto, il ricorso al lavoro straordinario trova giustificazione esclusivamente per eventi e situazioni non programmabili all’interno del piano delle attività approvato annualmente.Con riferimento ai dipendenti titolari di Posizione Organizzativa, si fa presente che che le stesse, neppure danno titolo o diritto ad eventuali recuperi compensativi, in relazione all’incarico affidato ed agli obiettivi da conseguire.A tal fine, si deve ricordare che l’art. 10, comma 1, del CCNL del 31.3.1999 non consente di corrispondere al personale incaricato di PO il compenso per lavoro straordinario, dovendosi, conseguentemente, ritenere che le eventuali prestazioni eccedenti le 36 ore d’obbligo rappresentano sempre orario di lavoro ordinario e sono compensate con la retribuzione di posizione e di risultato. Le prestazioni di lavoro straordinario, che devono essere trattate come misura eccezionale, vanno preventivamente autorizzate agli stessi non sono retribuite le eventuali prestazioni ulteriori che potrebbero aver effettuato oltre il normale orario di lavoro.Il recupero dello straordinario che non sia possibile retribuire nel rispetto di quanto sopra indicato, ovvero di quello per cui il dipendente chiede il recupero, va pro- grammato in accordo con il Responsabile del Servizio di appartenenza. - newsdelgaudens

L'Associazione su ItaliaOggi

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Proseguono gli interventi sul quotidiano Italia Oggi. Come è noto, infatti, ogni terzo venerdì del mese, l’Associazione ha una pagina dedicata sul quotidiano, nello speciale inserto dedicato agli enti locali.

Nella sezione, trovano spazio articoli di approfondimento, proposte progettuali e di assistenza e tutti  i convegni e i corsi di formazioni, promossi dalla nostra Associazione.

L'intervento sul prestigioso quotidiano non è, però, ci preme sottolineare, esclusiva di pochi, ma aperto a tutti gli associati. Ognuno di noi ha l'opportunità di pubblicare articoli di approfondimento sui temi più attuali e importanti, che coinvolgono l'universo della pubblica amministrazione.

L'analisi delle questioni più complesse e lo studio delle soluzioni possibili diventano così, per tutti noi, uno strumento di concreto intervento, in forza del nostro agire quotidiano, nel perseguimento del pubblico interesse.

Già da un anno, inoltre, l'Associazione fa qualcosa in più per gli Associati: la trasmissione del quotidiano Italia Oggi, il terzo venerdì del mese, non sarà più in formato cartaceo, bensì in formato elettronico. L'ultima pubblicazione è di venerdì 15 settembre 2017.

Sul sito associativo è possibile consultare gli ulteriori numeri della rivista, nella voce di menù: Newsletter-Asfel su ItaliaOggi

L'esclusione per illeciti professionali

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Il Consiglio di Stato interviene in tema di esclusione dalla gara per gravi illeciti professionali, ai sensi dell’articolo 80 del codice dei contratti pubblici.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

Riassunzione dei dipendenti della partecipata

in2 La Corte dei conti ha fornito un parere sulla possibilità di assumere in un ente strumentale della regione dipendenti proveniente da una società partecipata da enti locali.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

Regolarizzare il patrimonio immobiliare

Siglata oggi a Roma la convenzione tra l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), la Fondazione patrimonio comune (Fpc), il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (Cngegl) e la Cassa italiana di previdenza dei geometri liberi professionisti (Cipag). L’accordo – firmato da Antonio Decaro, presidente Anci, Alessandro Cattaneo, presidente Fpc, Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl, Diego Buono, presidente Cipag – è finalizzato a facilitare l’accatastamento dei fabbricati rurali, a cui sono tenuti per legge i Comuni italiani (ai sensi dell’art. 13, comma 14-ter del DL n. 201/2011).

Grazie a questa intesa, che tutti i Comuni interessati potranno sottoscrivere con i 110 collegi provinciali dei geometri, i compensi professionali peseranno meno sui bilanci comunali e l’individuazione dei geometri professionisti sarà resa più immediata dagli elenchi messi a disposizione dei Comuni italiani dal Cngegl. I costi delle operazioni di accatastamento, infine, potranno essere anticipati da Cipag con un fondo rotativo e, in un secondo momento, restituiti dalle amministrazioni comunali.

La regolarizzazione degli immobili non accatastati, rispetto alla quale l’Anci ha già avviato da tempo un’azione di sollecitazione nei confronti di tutti i Comuni, è utile anche a evitare il rischio di dover pagare per intero le sanzioni previste in caso di inadempienza, che arrivano a superare gli 8 mila euro per ogni immobile. La regolarizzazione tempestiva invece consentirebbe di sostenere solo il pagamento di 172 euro per ogni nuovo accatastamento.   

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro afferma: “Questo protocollo, che consente di avvalersi delle competenze tecniche dei geometri e di snellire una procedura sollecitata da tempo, va nella direzione che più volte mi sono posto da amministratore e da presidente dell’Anci: una collaborazione con le professioni tecniche che possono collaborare al più ampio processo di riforma della pubblica amministrazione. Il problema degli immobili non accatastati va affrontato e risolto. Con la firma di oggi muoviamo un passo fondamentale in quella direzione”.

“L’accordo – aggiunge il presidente della Fondazione patrimonio comune, Alessandro Cattaneo – ci consente anche di guardare oltre: sono convinto che questa modalità di collaborazione tra professionisti e Comuni potrà dare le risposte che da troppo tempo si aspettano nel nostro Paese. Come ad esempio sui molti condoni ancora appesi, basta vedere quanto è successo ad Ischia, o sul tema dei controlli della staticità degli edifici ed il fascicolo di fabbricato”.

Proprio per dare continuità alla collaborazione tra categoria e l’Associazione dei Comuni italiani, Cipag e Cngegl parteciperanno inoltre all’assemblea nazionale dell’Anci, dall’11 al 13 ottobre, che si terrà a Vicenza. La presenza della categoria sarà un’ulteriore occasione per illustrare le best practice professionali provenienti dal territorio e messe a disposizione di tutti gli enti locali interessati.

“La nostra partecipazione all’Assemblea nazionale dell’Anci – dice Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl - è finalizzata a mettere a disposizione dei Comuni le migliori competenze della categoria, nel rispetto del principio di sussidiarietà tra pubblica amministrazione e professionisti, che è stato rafforzato dal recente Jobs act per i lavoratori autonomi”.

“Siamo convinti – commenta infine Diego Buono, presidente Cipag - che iniziative come questa, oltre a costituire un esempio di sinergia pubblico-privato, siano estremamente utili e abbiano una forte valenza di reciprocità: da un lato gli enti locali potranno beneficiare della professionalità e delle facilitazioni per mettere a norma il proprio patrimonio urbano; dall’altro la categoria dei geometri potrà confermare il proprio contributo al miglioramento della vita sociale mettendosi ancora di più al servizio delle comunità locali”. Scarica il modello di convenzione per l'affidamento sottosoglia e il relativo allegato tecnico. (com) - da www.anci.it

Il danno erariale per la mobilità del personale

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La Corte dei conti ha riconosciuto il danno erariale per non aver esperito la preventiva mobilità del personale.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

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