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Lo sblocco delle assunzioni nelle varie regioni

(da www.gianlucabertagna.it) Con la Nota del 11 agosto 2016, n. 42335, il Dipartimento della Funzione Pubblica, alla luce dell’art. 1 comma 234 della legge n. 208/2015, ha individuato altre regioni in cui è completato il processo di ricollocazione dei dipendenti in soprannumero di province e città metropolitane.

A questo punto, risulta come segue, la mappa delle regioni in cui agli enti locali sono ripristinate le ordinarie capacità assunzionali (mobilità inclusa).

Ricordo che nelle Note della Funzione Pubblica finora pubblicate viene affermato che le disponibilità (offerte di mobilità) già inserite nel portale da tutte le amministrazioni rimangono destinate al processo di ricollocazione del personale interessato, secondo la disciplina del DM del 14 settembre 2015.

 

REGIONI IN CUI VI È IL RIPRISTINO DELLE ORDINARIE CAPACITÀ ASSUNZIONALI IN TUTTE LE FUNZIONI

Emilia Romagna

Lazio

Marche

Veneto

Basilicata

Piemonte

Sardegna

 

SOLO NELLE FUNZIONI DELLA POLIZIA LOCALE

Basilicata

Emilia Romagna

Lazio

Marche

Piemonte

Veneto

Molise

Puglia

Toscana

Le modifiche alla normativa antimafia

Tutelare l'economia e sopratutto i posti di lavoro quando arrivano le interdittive antimafia. Di questo si è parlato in una seduta del Consiglio comunale di Reggio Calabria, aperta ai cittadini.

"Le interdittive - spiega il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, delegato Anci per i beni confiscati - sono un provvedimento sacrosanto, che colpisce aziende in odore di mafia e però le conseguenze provocano effetti collaterali negativi perchè colpiscono i lavoratori e creano un danno all' economia cittadina". Falcomatà chiede che sia possibile estendere quanto previsto dal "decreto Expo", ovvero il subentro di un commissario, evitando che si chiuda l'azienda, salvaguardandone l'attività e i posti di lavoro o che venga nominato un amministratore giudiziario, come quando un' azienda vienesequestrata.

Il consiglio comunale della città ha approvato un ordine del giorno in tal senso, che dà mandato al sindaco di attivarsi tramite l'Anci e attraverso il Governo per aprire una discussione e raggiungere l'obiettivo. "Questo è un argomento che tocca tutta la città - lamenta il sindaco - ma gli interventi al consiglio comunale, aperto alla cittadinanza, sono stati pochissimi. Il tema non può essere demandato solo alla politica, il sindaco peraltro non avrebbe questa competenza. Abbiamo invitato la città a partecipare per ragionare e fare una proposta, vorremmo un percorso condiviso".

Per Falcomatà, anche la legge che prevede gli scioglimenti dei comuni per infiltrazioni mafiose "è zoppa, va a colpire la classe dirigente ma non colpisce la parte burocratica e amministrativa che è nel migliore dei casi è stata silente, nel peggiore complice: è una legge che va aggiornata". (com/gp) - da www.anci.it

L'utilizzo dei resti assunzionali

lavoro1Gli enti locali nel 2016 possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato non vincolate dalla disposizione del comma 424 dell’art. 1 della legge n. 190/2014 utilizzando la capacità assunzionale del 2014 derivante dalle cessazioni di personale nel triennio 2011-2013, sempre nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. 

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

Note sul Public Private Partnership

ppp3Arriva un documento del Consiglio nazionale con una dettagliata analisi dei principali strumenti di partenariato pubblico-privato utilizzabili per la realizzazione e la gestione di opere e servizi pubblici o di pubblica utilità.

Note e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

Nota sulle linee guida per i rendiconti 2015

questionario1Nota della Fondazione Nazionale Commercialisti sull’art. 1, comma 166, della legge n. 266/2005, che stabilisce che l’organo di revisione economico-finanziaria dell’ente locale deve trasmettere alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dell'esercizio di competenza e una relazione sul rendiconto dell'esercizio medesimo.
 
Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili (per gli Associati) nel menù: Gestione dell'ente-Revisori

La riforma della dirigenza e l'albo dei segretari

L'albo dei segretari comunali viene soppresso in seguito alla Delega della Riforma della Dirigenza Pubblica, approvata dal Consiglio dei Ministri.

Nel nuovo di riferimento degli enti locali, al posto della figura del segretario comunale verrà nominato un dirigente apicale, proveniente dal ruolo unico degli enti locali con compiti di attuazione dell'indirizzo politico, coordinamento dell'attività amministrativa e controllo della legalità dell'azione amministrativa, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica.

Relativamente alla scelta del dirigente apicale, questa avverrà mediante la nuova procedura comparativa prevista per il conferimento degli incarichi dirigenziali alla quale potranno partecipare gli iscritti al ruolo, previa relativa candidatura.

Tuttavia, nell'attesa che l'accesso al ruolo unico entri in regime è previsto l'inserimento automatico nel ruolo unico dei dirigenti degli enti locali dei segretari comunali e provinciali iscritti nell'attuale albo.

L'inserimento nel ruolo unico coinvolgerà anche coloro che sono iscritti nella fascia professionale C e i vincitori di procedure concorsuali di ammissione al corso di accesso in carriera già avviate alla data di entrata in vigore del decreto legislativo dopo due anni di esercizio effettivo come funzionario. A conclusione del biennio, in caso di valutazione positiva del servizio prestato l'amministrazione presso la quale il vincitore ha prestato servizio immetterà in ruolo il dipendente come dirigente, poi iscritto nel Ruolo della Dirigenza locale.

L'amministrazione presso la quale il vincitore ha prestato servizio immetterà in ruolo il dipendente come dirigente. che verrà iscritto nel Ruolo della dirigenza locale, potrà, quindi, essergli conferito un incarico dirigenziale senza l'espletamento della procedura comparativa.

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