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Le clausole sociali nei contratti pubblici

Il Vicepresidente ANCI, Umberto Di Primio, ha incontrato questa mattina  i sindacati confederali di CGIL, CISL e UIL, sul tema dell’applicazione delle clausole sociali nei contratti pubblici. “Il confronto è stato pragmatico e costruttivo” ha affermato il Sindaco di Chieti, delegato ANCI per la Pubblica amministrazione, il personale e le relazioni sindacali, “è importante confrontarsi con tutti gli interlocutori in questa nella fase delicata della prima attuazione del nuovo codice di contratti pubblici, che l’ANCI sta monitorando con particolare attenzione.” Di Primio ha stigmatizzato la necessità di norme che consentano ai Comuni di essere protagonisti del rilancio anche economico del Paese: “questo codice in parte complica le procedure piuttosto che semplificarle, non tiene conto delle reali condizioni in cui si trovano i Comuni anche sotto il profilo della disponibilità e professionalità del personale. Questo vuol dire che per molti Comuni sarà impossibile ottenere la qualificazione come stazione appaltante. Infine, ma non per ultimo, c’è il problema delle clausole sociali, per il quale ho assunto l’impegni che l’ANCI lavorerà per dare un indirizzo generale ai Comuni perché ci sia attenzione in questo settore”. (com) - da www.anci.it

Le ferie per il lavoratore reintegrato

reintegrato1Un ente chiede all’ARAN se un lavoratore reintegrato in servizio, a seguito di sentenza del giudice del lavoro che ha dichiarato l’illegittimità del suo licenziamento, può fruire delle ferie maturate e non godute prima del licenziamento stesso.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponibili (per gli Associati) nel menù: Gestione dell'ente-Personale

L'esercizio della professione e le incompatibilità

dati1La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un sindaco architetto, che nel rivestire la carica elettiva non si era astenuto dallo svolgere la propria professione.

Note e documenti sull'argomento sono disponibili (per gli Associati) nel menù: Gestione dell'ente-Personale

La nota di lettura sul decreto enti locali

bosco1Nota di lettura e scheda di lettura, a cura del Senato, sul disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, recante misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi Enti Locali

La sanzione nel soccorso istruttorio

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Il Tar è intervenuto sulla disciplina del soccorso istruttorio nel nuovo codice degli appalti.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La contrazione della spesa pubblica

“Il lavoro svolto in questi mesi ci ha permesso di definire una modellistica puntuale, che ora coinvolge a pieno anche le Città metropolitane, in virtù dell’avvio del nuovo sistema di aggregazione della spesa valido per il comparto dei Comuni. Ma questa importante riforma arriva in un momento molto delicato per le Città, che vivono una fase di emergenza che ha reso difficoltoso assorbire il nuovo sistema ed è legata soprattutto all’impossibilità di assumere nuovo personale. Per questo, come associazione, auspichiamo che il tema del personale venga affrontato e risolto con la prossima legge di stabilità, così come quello del taglio del 15% delle risorse a loro disposizione”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra partecipando al convegno su ‘Acquisti trasparenti: la PA locale semplifica e spende meglio’, occasione per riflettere sull’avvio dal prossimo 9 agosto delle nuove regole sugli acquisti centralizzati, anche per gli enti locali, attraverso i cosiddetti soggetti aggregatori. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan,  ed il Commissario alla Revisione della Spesa, Yoram Gutgeld.
Un sistema già introdotto nel 2015 per il settore sanitario e che ha riorganizzato la spesa pubblica, passando complessivamente da 35 mila stazioni appaltanti a 33 soggetti aggregatori che fanno riferimento a 14 categorie merceologiche. Mentre per i Comuni sono state definite cinque categorie specifiche: vigilanza armata, facility management, gestione immobili, pulizia immobili e guardiania.
Nicotra ha ricordato come il processo di riorganizzazione tocchi “uno dei principali versanti dell’autonomia la Costituzione riconosce ai Comuni: quello della spesa. Per quanto riguarda quella per investimenti, il 2016 – ha riconosciuto il segretario generale – ha visto importanti risultati con il superamento del patto di stabilità e l’introduzione del saldo di competenza che ha permesso di modificare regole penalizzanti per gli investimenti locali. L’auspicio – ha aggiunto– è che, nonostante le difficoltà legate alla nuova disciplina sulla contabilità, si possano consolidare i risultati che già si intravedono per il rilancio degli investimenti e dello sviluppo locale”.
Analoghi passi in avanti si sono registrati sul fronte della spesa corrente. “Come Anci abbiamo dialogato da subito con il governo e con il commissario alla spending review Gutgeld, avvertendo la necessità di un cambio di approccio. Peraltro – ha rilevato Nicotra – anche su questo abbiamo avuto importanti passi in avanti, con l’ultima legge di stabilità che ha messo fine alla lunga stagione dei tagli lineari per i Comuni”.
Venendo poi allo specifico lavoro di riorganizzazione della spesa, il segretario generale Anci ha ricordato come, grazie alla collaborazione attiva fornita dall’associazione, sono stati individuati quattro modelli aggregati di acquisto centralizzato: nel primo “la Città Metropolitana svolge funzione di soggetto aggregatore su base regionale per solo una o più categorie merceologiche e sottoscrive un accordo con la centrale di committenza regionale mentre a Consip spetta  per le restanti categorie”; nel secondo, sempre con riferimento alle cinque categorie merceologiche, “il Comune capoluogo di Regione – ha spiegato - supporta tramite sottoscrizione di un apposito accordo la Città metropolitana nella predisposizione e nella stesura della documentazione necessaria all’avvio delle relative iniziative di spesa, senza tuttavia trasferire il relativo personale”; ancora nel terzo modello “la Città metropolitana oppure il Comune capoluogo di Regione richiedono, tramite sottoscrizione di un apposito accordo, di avvalersi del Soggetto Aggregatore per l’espletamento delle procedure di acquisto per le categorie merceologiche”; infine, nel’ultimo modello, il Comune capoluogo di Regione – ha concluso Nicotra - trasferisce tramite sottoscrizione di un apposito accordo alla Città metropolitana di riferimento le funzioni relative all’espletamento delle procedure e alla gestione delle relative iniziative di spesa ed il relativo personale”. (gp) - da www.anci.it

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