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Linee guida sull'Offerta economicamente più vantaggiosa

colori1L’ANAC ha adottato le Linee guida n. 2 di attuazione del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente più vantaggiosa”.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La spesa di personale delle aziende speciali

budget1La Corte dei conti, Sha risposto a una richiesta di parere se l’Ente debba considerare in chiave consolidata anche l’azienda speciale, posseduta al 100%, ai fini dell’applicazione dell’art. 1, c. 557, L. 296/2006.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

Il diritto di accesso agli atti di gara

www.ancitel.it DOMANDA:- 

Una ditta che ha partecipato alla gara di appalto per la gestione dell'asilo nido e che ha ottenuto il punteggio più basso, ha presentato istanza di accesso agli atti finalizzata ad ottenere copia delle offerte tecniche presentate dalle altre concorrenti di cui una aggiudicataria. Tenendo conto di quanto stabilito dal nuovo codice dei contratti, in particolare l'art. 53, e da quanto da loro dichiarato nell'istanza di partecipazione alla gara, ossia il mancato assenso alla divulgazione delle proprie offerte, supportato da esiti di sentenze varie, si chiede un parere in merito all'obbligo per la stazione appaltante di rilasciare quanto richiesto tenendo anche conto che da una prima analisi della giurisprudenza emergono sentenze di TAR e Consiglio di Stato di diverso parere.

RISPOSTA:

L’art. 53 del D.Lgs. 50/2016 - dopo aver previsto che il diritto di accesso agli atti delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici, ivi comprese le candidature e le offerte, è disciplinato dagli articoli 22 e ss. della legge 7 agosto 1990, n. 241 - contiene una serie di prescrizioni specifiche in materia di procedure di aggiudicazione. Innanzitutto sancisce che, in relazione alle offerte, il diritto di accesso è differito fino all’aggiudicazione. Prevede inoltre che “il diritto di accesso e ogni forma di divulgazione sono esclusi in relazione: a) alle informazioni fornite nell'ambito dell'offerta o a giustificazione della medesima che costituiscano, secondo motivata e comprovata dichiarazione dell'offerente, segreti tecnici o commerciali”. Tuttavia, anche in relazione a tale ipotesi, consente l'accesso al concorrente ai fini della difesa in giudizio dei propri interessi in relazione alla procedura di affidamento del contratto. Nel caso concreto, il concorrente che ha ottenuto il punteggio più basso nella gara di appalto per la gestione dell’asilo nido, ha presentato istanza di accesso alle offerte tecniche presentate dalle altre concorrenti (che, nell’istanza di partecipazione, hanno manifestato dissenso alla divulgazione delle proprie offerte). Si ricorda innanzitutto che il divieto accesso in commento - già contenuto nell’art. 13, comma 5 lett. a), del D.Lgs. 163/2006 - costituisce un'ipotesi di speciale deroga rispetto alla disciplina di cui alla L. 7 agosto 1990, n. 241, da applicare esclusivamente nei casi in cui l'accesso sia inibito in ragione della tutela di segreti tecnici o commerciali motivatamente evidenziati dall'offerente in sede di presentazione dell’offerta. Occorre quindi verificare se il dissenso manifestato dalle ditte concorrenti alla divulgazione delle proprie offerte, sia fondato su ragioni di tutela di segreti tecnici o commerciali, in riferimento a precisi dati tecnici. In tal caso, tenuto conto che i progetti sono il risultato di attività di studio, di ricerca e di elaborazione di dati oltre che di conoscenze personali, “possono essere interdetti alla concorrenza, onde evitare un sicuro pregiudizio economico delle imprese cui si riferiscono, salva l’ipotesi limite, preminente, della funzionalità di cura e difesa di un interesse specifico e giuridicamente rilevante dell’istante, da garantirsi con stretto riferimento ai singoli atti a tanto necessari e nelle forme meno invasive della mera visione” (impostazione condivisa dal Consiglio di Stato - Sezione VI, ord. 1 febbraio 2010, n. 524, nonché da T.A.R. Sardegna, 26 gennaio 2010, n. 89 e 20 aprile 2006, n. 2223). Tuttavia, onde evitare un’illimitata compressione del diritto di accesso, esponendo il sistema ad abusi ed illeciti di diverso tenore, l’ordinamento assegna la funzione di fulcro del bilanciamento, da un lato, alla “motivata e comprovata” manifestazione di interesse della ditta offerente controinteressata a serbare il segreto sulla documentazione di che trattasi, e, dall’altro lato, alla positiva valutazione delle sue obiezioni da parte dell’amministrazione procedente, garantendo così la soddisfazione di entrambe le antitetiche esigenze (Consiglio di Stato – Sezione VI, 30 luglio 2010, n. 5062). In base alla giurisprudenza in materia, si ritiene che siano due i presupposti che devono necessariamente coesistere ai fini del diniego dell’accesso agli atti: specifiche ragioni di tutela del segreto industriale e commerciale, in riferimento a precisi dati tecnici, i quali, inoltre, devono già essere indicati in sede di offerta; posizione qualificata nell’ambito della procedura di gara del richiedente (2° classificato): “considerato che il ricorrente, quale secondo classificato in graduatoria, riveste un posizione particolarmente qualificata nell’ambito della procedura di gara, si osserva che il diritto di accesso dal medesimo esercitato si configura strumentale ad un’eventuale azione giudiziaria, così da dover essere in ogni caso assentito” (T.A.R. Lombardia - Milano, Sezione III, 15 gennaio 2013, n. 116). 

Gli accantonamenti per le verifiche di gettito

Comunicato del 3 ottobre 2016 - Finanza Locale

Fondo di solidarietà comunale 2015 - Utilizzo parziale dell'accantonamento, per l’importo di 8,9 milioni di euro, a favore di ventotto comuni, a seguito di verifiche dei gettiti IMU e TASI.

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 228 del 29 settembre 2016 il decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il  Ministro dell'economia e delle finanze, del 21 settembre 2016, recante "Utilizzo parziale dell'accantonamento sulla dotazione  del  Fondo  di solidarietà comunale 2015, a favore di ventotto comuni, a seguito di verifiche dei gettiti IMU e TASI per un importo  di  8,9  milioni  di euro".

Gli importi dei conguagli corrisposti ai singoli comuni sono stati precedentemente divulgati con il comunicato del 5 agosto relativo alla "Attribuzione di una ulteriore quota del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2016 correlata a minori gettiti IMU e TASI" e sono stati determinati a seguito della rilevazione dei minori gettiti per i comuni derivanti dalle agevolazioni in tema di imposta municipale propria (IMU) e di tributo per i servizi indivisibili (TASI), previste dall’articolo 1, commi da 10 a 16, 53 e 54, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016).

Il codice degli appalti nel Def

autostrada1La nota di aggiornamento al DEF 2016 (Documento di Economia e Finanza 2016) approvato mercoledì scorso dal Governo contiene alcune parti che interessa le infrastrutture. 

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La (contro) riforma della dirigenza pubblica

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Il Servizio bilancio del Senato ha redatto un Dossier riguardante la riforma della Dirigenza pubblica, analizzando l'impatto dello schema di decreto sulle finanza pubblica.

Sul prossimo numero della rivista scientifica dell'Asfel saranno pubblicati una serie di interessanti approfondimenti sulla Riforma della Pubblica Amministrazione.

Notizie e documenti sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi Enti Locali

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