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Il parere sulla direzione dei lavori

Si attende entro il 29 gennaio il parere definitivo delle Camere sui due decreti del ministero delle Infrastrutture di attuazione del codice appalti. Provvedimenti relativi, entrambi, alle attività di direzione lavori e la regolamentazione del dibattito pubblico su alcune opere pubbliche.

I testi su cui si attende il parere delle Camere sono quelli usciti dalla discussione in Conferenza unificata il 21 dicembre scorso. Il dibattito pubblico sarà obbligatorio per poter decidere relativamente alla realizzazione di infrastrutture a rete a partire da 500 milioni di euro in su e sulle infrastrutture puntuali da 300 milioni di euro.

Il parere riguarderà, poi, la possibilità di svolgere il dibattito anche sulle opere per una soglia di importo ridotta di un terzo rispetto ai valori prima indicati. Richieste che possono arrivare da uno dei seguenti soggetti: Presidenza del consiglio dei ministri o i ministeri direttamente interessati dalla realizzazione dell'opera. Ma non solo, le richieste potranno pervenire anche da un consiglio regionale o una provincia o una città metropolitana o un comune capoluogo di provincia territorialmente interessati dall'intervento; uno o più consigli comunali o di unioni di comuni territorialmente interessati dall'intervento (se complessivamente rappresentativi di almeno 100mila abitanti); almeno 50mila cittadini elettori nei territori in cui è previsto l'intervento; almeno un terzo dei cittadini elettori per gli interventi che interessano le isole con non più di 100mila abitanti e per il territorio di comuni di montagna. - www.legautonomielazio.it

Il partenariato pubblico privato

“Per dare concretezza alle opportunità di investimento offerte dalle forme di partenariato pubblico e privato, è necessario che le autonomie locali siano forti e che si superi finalmente il ridimensionamento del ruolo dei Comuni che, in questo periodo di crisi, hanno pagato un prezzo esorbitante in termini di tagli sia di risorse che di personale”. Lo ha riaffermato Guido Castelli, Presidente della Fondazione IFEL e sindaco di Ascoli Piceno chiudendo i lavori del convegno ‘La dimensione nazionale e comunale del Partenariato Pubblico e privato’, organizzato oggi presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.

“Oggi che la crisi sta leggermente lasciando un po’ di respiro al mondo delle autonomie – ha spiegato il delegato Anci alla Finanza locale - ci troviamo a leccarci le ferite per i tanti anni in cui i nostri Comuni hanno perso smalto e brillantezza proprio per i tagli e le riduzioni del personale”.

Secondo Castelli, il partenariato pubblico privato può garantire vantaggi pubblici ed anche forza al sistema delle imprese. “Ma per dare un grosso contributo alla ripresa vera ed autentica delle attività del nostro Paese - ha aggiunto - le autonomie locali devono essere messe nelle condizioni di non vivere alla giornata e, soprattutto, di non subire la volatilità politica che purtroppo è una delle caratteristiche peculiari del sistema pubblico italiano e comunale”.

Tutto passa dalla certezza delle regole ed ancor di più dalla organicità delle regole che regolano il mondo degli enti locali. “Prima di affrontare la scelta di fare una opera anche in partenariato pubblico privato si ha l’obbligo - argomenta Castelli - di chiarire al privato ed al mondo intero che la linea direttive della strategia sia chiara ed anche immodificabile nel tempo”. (gp) - da www.anci.it

I gravi illeciti professionali

illeciti1Il Consiglio di Giustizia amministrativa è intervenuto in tema di gravi illeciti professionali, penali sub iudice.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

L'autorizzazione per i mezzi pubblicitari

pubblicita1L’installazione di impianti pubblicitari è indubbiamente soggetta ad un provvedimento autorizzatorio, così la Corte di Cassazione.

Documenti e notizie sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Tributi

L'elenco delle amministrazioni per affidamenti in-house

Affidamenti in house

On line l’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che effettuano affidamenti diretti nei confronti di proprie società partecipate

 

E’ on line da oggi nel sito dell’Autorità nazionale Anticorruzione – www.anticorruzione.it – il servizio che consente la trasmissione della domanda di iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie ‘società’ in house ai sensi dell’art. 192 del d.lgs. n. 50/2016.

Il servizio è rivolto alle amministrazioni aggiudicatrici (AA) e agli enti aggiudicatori (EA) che, al ricorrere dei presupposti previsti dall’art. 5 del d.lgs. n. 50/2016 ovvero dagli artt. 4 e 16 del d.lgs. n. 175/2016, intendano operare affidamenti diretti in favore di organismi in house in forza di un controllo analogo diretto, invertito, a cascata o orizzontale sugli stessi (punto 3.1 delle Linee Guida).

Con riferimento ai servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, gli enti di governo degli ambiti ottimali istituiti o designati ai sensi dell’art. 3-bis, comma 1, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, devono richiedere l’iscrizione nell’Elenco, indicando nella domanda di iscrizione gli enti locali partecipanti ai sensi del comma 1-bis del citato art. 3-bis (punto 3.2 delle Linee Guida).

Nel caso in cui il controllo su un organismo in house sia esercitato congiuntamente da più AA o EA, ai sensi dell’art. 5, commi 4 e 5, del Codice dei contratti pubblici, deve essere presentata una sola domanda riferita a tutti i soggetti interessati all’iscrizione. (punto 4.3 delle Linee Guida).

La domanda di iscrizione è presentata, a pena di inammissibilità, dal Responsabile dell’Anagrafe delle Stazioni Appaltanti (cd. RASA) su delega delle persone fisiche deputate ad esprimere all’esterno la volontà del soggetto richiedente (punto 4.1 delle Linee Guida).

Nella pagina di accesso al servizio sono pubblicati il Manuale operativo e i riferimenti normativi.

La riduzione delle spese di personale

pluviale1La Corte Costituzionale ha ritenuto non invasive della competenza legislativa regionale le norme statali intese a contenere la spesa del personale.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

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