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Le modifiche al reddito di inclusiolne - Rei

L’Inps ha emanato la Circolare n. 57 del 28 marzo 2018, che illustra le estensioni che intervengono sul Reddito di inclusione (ReI) per effetto della legge di bilancio 2018 (Legge n.205/2017).

La modifica più significativa è il venir meno di tutti i requisiti familiari, che dal 1° luglio 2018 fa diventare il REI uno strumento di contrasto alla povertà universale, basato solo sul soddisfacimento dei requisiti economici.

La Legge di Bilancio 2018 interviene anche in tema di durata e decorrenza della misura.In particolare prevede che, se all'atto del riconoscimento del REI il beneficio economico risulta di ammontare inferiore o pari a 20 euro mensili, lo stesso sia erogato anticipatamente in un'unica soluzione su base annua. Nel caso in cui, pur essendo soddisfatti i requisiti per il diritto alla misura, il beneficio economico connesso al REI risulti di ammontare pari a zero, non potendosi dar seguito ad alcun pagamento la domanda verrà respinta e il richiedente potrà rinnovarla, in caso di variazione della condizione economica, senza attendere alcun termine.

Le disposizioni della Legge di bilancio, infine, sono intervenute anche sulle disposizioni di finanziamento del REI, prevedendo un incremento delle risorse sul Fondo per la lotta alla povertà. La dotazione, pertanto, risulta pari a 2.059 milioni di euro per l'anno 2018, in 2.545 milioni di euro per l'anno 2019 e in 2.745 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020. - da www.anci.it

La notifica del ricorso con poste private

poste1La Corte di Cassazione ha ritenuto inesistente la notifica del ricorso tributario a mezzo del servizio postale privato.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi

Il regolamento per gli incentivi tecnici

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La Corte dei conti è intervenuta in tema di regolamento per gli incentivi tecnici.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Personale

La rotazione nei contratti sotto soglia

vortice1Il Tar si è pronunciato in tema di rotazione degli inviti e degli affidamenti, in caso di contratti sotto soglia.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La nomina dei collaboratori dei Revisori

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L’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali ha emanato un: Atto di orientamento sul collaboratore dell'organo di revisione economico-finanziario ai sensi dell'art.239, comma 4, del Tuel.

Notizie e documenti sull'argomento possono essere consultati nel menù: Gestione dell'ente-Revisori

La prossima manovra finanziaria

Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi della CGIA, il nuovo Governo dovrà predisporre entro la fine di quest’anno una manovra di bilancio da almeno 18,5 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva, per correggere i nostri conti pubblici e per far fronte a uscite già impegnate.

In particolare, bisognerà recuperare 12,4 miliardi per sterilizzare l’aumento dell’Iva, che diversamente scatterà dal 1 gennaio 2019, altri 3,5 miliardi che l’Unione europea ci sta per chiedere, al fine di perseguire il pareggio di bilancio come previsto dal cosiddetto “Six pack” e, infine, ulteriori 2,6 miliardi per “coprire” una serie di spese non differibili (vedi Tab. 1).

“Purtroppo – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – l’entità di questa manovra stride in maniera evidente con le promesse elettorali avanzate nelle settimane scorse da coloro che oggi scalpitano per guidare il Paese. Dopo l’ubriacatura che abbiamo subito leggendo gli effetti positivi dovuti all’applicazione della flat tax, del reddito di cittadinanza o dalla cancellazione della legge Fornero, sarà interessante capire come, in pochi mesi, chi ci governerà recupererà oltre un punto di Pil”.

La CGIA tiene inoltre a precisare che il peggioramento dello 0,4 per cento del nostro rapporto deficit/Pil, registrato nei giorni scorsi dall’Istat e ascrivibile al salvataggio pubblico delle due banche venete e del Monte dei Paschi di Siena, non ha alcun impatto sui conti pubblici degli anni a venire in quanto è una misura una tantum relativa al 2017. - Cgia Mestre

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