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Tavolo tecnico sul codice degli appalti

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha dato disposizioni per convocare al più presto un tavolo con l’Ance e gli enti locali sul Codice dei Contratti e dei Lavori Pubblici.

Delrio ha accolto infatti la proposta dell’Ance, formulata dal presidente Claudio De Albertis per affrontare la fase transitoria.

“Siamo d’accordo – dice Delrio – sulla proposta dell’Ance per un  piano industriale di sviluppo che potenzi i lavori pubblici e sulla maggiore flessibilità per gli investimenti. Accogliamo anche la proposta di un tavolo di confronto rispetto alla fase transitoria del Nuovo Codice Appalti che convocheremo subito per affrontare con Ance e Enti locali la fase transitoria e l’andamento del mercato delle opere pubbliche, con conponente prevalente dell’edilizia, che ha comunque visto tra gennaio e giugno un aumento di 4 miliardi rispetto allo scorso anno”.

Fonte: www.mit.gov.it

L'obbligo dichiarativo ai fini Tari

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La Corte di Cassazione affronta l’ambito dell’obbligo dichiarativo in materia di tassa rifiuti.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi

Il diritto di accesso nei concorsi

esclusione1Il granitico insegnamento giurisprudenziale, in ipotesi di impugnazione di graduatorie concorsuali, qualifica come controinteressati coloro fra i partecipanti i quali, per effetto dell’ipotetico accoglimento del ricorso, verrebbero a subire un pregiudizio anche in termini di postergazione nella graduatoria medesima.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

L'utilizzo dei proventi del codice della strada

carte1La Corte dei conti amplia le possibilità di utilizzo dei proventi del codice della strada, di cui all’articolo 208.

Vai alla voce di menù: Gestione dell'ente-Armonizzazione che contiene tutti i documenti relativi all'armonizzazione dei sistemi contabili.

Il regime transitorio degli Oiv

oiv1Nota circolare relativa alla nomina o al rinnovo degli organismi indipendenti di valutazione in relazione alle modifiche normative introdotte dal decreto del Presidente della Repubblica del Dipartimento della Funzione Pubblica.

La notizia è contenuta nella newsletter settimanale che è inviata agli Associati, i quali la possono consultare anche nella sezione:Gestione dell'ente-Personale

Misure essenziali per le attività dei comuni

Chiediamo al Governo e al Parlamento di adottare misure essenziali per la stabilità e l'attività dei Comuni e delle Città metropolitane. L’esame in commissione Bilancio della Camera del decreto legge 113 sugli Enti locali non ha infatti risolto questioni cruciali per la vita degli Enti Locali e su cui l’Anci torna a insistere”. Lo dichiara il presidente dell’Anci Piero Fassino, rivolgendosi a Governo e Parlamento perché in sede di esame in Aula si apportino significative integrazioni al testo del decreto.

“Ci riferiamo in primo luogo alla difficile situazione finanziaria delle Città metropolitane che, nonostante significative riduzioni di spesa e di personale, non sono in grado di garantire per il 2016 gli equilibri di bilancio e ciò per la assoluta insufficienza di risorse disponibili. Consapevole delle ristrettezze del bilancio statale, l’Anci non chiede ulteriori risorse, ma la possibilità di utilizzare quota parte dei proventi da dismissioni per garantire il rispetto dei saldi di bilancio, misura assolutamente essenziale se si vuole evitare che le Città metropolitane precipitino in una situazione di dissesto finanziario”.

“Chiediamo poi che i Comuni, che sono tenuti a precisi obblighi nel pagamento dei loro creditori, vedano a loro volta onorati i crediti che vantano nei confronti dello Stato, come ad esempio il rimborso delle spese anticipate dai Comuni per il funzionamento degli uffici giudiziari. Così come è necessario che anche per il 2015, come già è avvenuto nel 2014, si garantiscano ai Comuni compensazioni sul prelievo fiscale sui terreni montani, stimati dallo Stato in dimensione assolutamente superiore ai tributi effettivamente riscuotibili”.

“Chiediamo poi misure di semplificazione delle procedure burocratiche connesse al nuovo sistema di contabilità entrato in vigore dal 2015, in particolare per i piccoli e medi Comuni, gravati da obblighi eccessivi per strutture amministrative di ridotte dimensioni, proposte che non comportano alcun onere finanziario a carico dello Stato, ma consentirebbero ai Comuni di poter esercitare la propria attività con minor fatica e spreco di risorse. Così come abbiamo avanzato proposte di miglioramento delle normative relative ai Comuni in dissesto e predissesto. Chiediamo che sia ampliato il Fondo costituito - su proposta dell’Anci - per ridurre le penali a favore dei Comuni che estinguono anticipatamente i mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti, così come una norma generale che consenta la ristrutturazione delle masse debitorie più consistenti, come prevista per le Regioni. E infine chiediamo che la riduzione delle sanzioni per le Città metropolitane e i Comuni che hanno violato il Patto di stabilità riguardi anche i blocchi relativi al personale e agli investimenti”.

“Ci attendiamo insomma, da Governo e Parlamento - conclude il presidente Fassino - una adeguata attenzione al difficile lavoro dei sindaci, quotidianamente in prima linea nel gestire con rigore la cosa pubblica e nel corrispondere alle aspettative dei cittadini”. (com) - da www.anci.it

 

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