L'area edificabile e l'Imu
L’area edificabile annessa al fabbricato industriale D/7 è soggetta all’imposizione immobiliare.
Documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi
L’area edificabile annessa al fabbricato industriale D/7 è soggetta all’imposizione immobiliare.
Documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi
Il Consiglio di Stato,interviene sull’avvalimento del fatturato e sul contratto generico.
La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione del'ente-Appalti,Trasparenza e Anticorruzione
La Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali, nel corso della seduta straordinaria del 23 novembre 2017, ha espresso parere favorevole alla proroga al 28 febbraio 2018 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione di Comuni, Province e Città metropolitane per l’anno 2018.
Il Governo ha accolto solo in parte la richiesta dell’Anci che puntava ad ottenere il differimento al 30 marzo 2018.
Disponibili i restanti 45 milioni per il rimborso integrale delle spese elettorali 2016 sostenute dai Comuni. Dopo aver ottenuto il via libera dal ministero dell’Economia, il Viminale mette così a disposizione dei Comuni le risorse sollecitate a più riprese dall’Anci. I Comuni non ancora in regola con l’invio dei rendiconti potranno mettersi in regola comunicando alle prefetture di riferimento le spese sostenute, così da ottenere i rimborsi nel più breve tempo possibile.
I 45 milioni arrivano dopo le ripetute sollecitazioni di Anci in sede di Conferenza Stato Città e consentiranno il ristoro delle risorse già messe a disposizione dei Comuni per il corretto svolgimento delle elezioni tenutesi nel 2016. I rimborsi saranno effettuati dopo il censimento delle prefetture di riferimento che, a loro volta, quantificheranno gli effettivi oneri ancora da rimborsare ai Municipi. (ef) - da www.anci.it
Le principali innovazioni, sul tema del contenzioso e del precontenzioso sono contenute, in uno studio di Giulio Veltri, Consigliere di Stato.
Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione
E’ uscita la Circolare n. 3/2017 del Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di stabilizzazione del personale precario. Come noto, l’art. 20 del d.lgs. 75/2017 ha riproposto con vigore la possibilità di stabilizzare i dipendenti con contratto a tempo determinato e/o titolari di rapporti di lavoro flessibile.
Riassumo i punti secondo me “cruciali” del documento:
Il limite del 50% dei posti disponibili per nuove assunzioni da destinare a stabilizzazioni di cui al comma 2 dell’art. 20 non è riferito al numero di “teste”, ma alle risorse finanziarie a disposizione nell’ambito delle facoltà di assunzione;
Anche se i meccanismi dei nuovi piani triennali dei fabbisogni previsti dall’art. 6 del d.lgs. 165/2001 saranno meglio spiegati dalle linee di indirizzo che dovranno essere emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica, si può partire con la stabilizzazione fin da subito;
È opportuno che vi sia un atto interno in cui si dia evidenza dei soggetti che hanno i requisiti in modo che vi sia un momento specifico di “avvio” delle procedure di stabilizzazione;
Prima di stabilizzare non è necessario dare avvio alle procedure di mobilità volontaria di cui all’art. 30 del d.lgs. 165/2001;
È, invece, obbligatorio procedere con le comunicazioni di cui all’art. 34-bis del medesimo decreto per la ricollocazione dell’eventuale personale in disponibilità.
E’ confermato che si possono spostare le somme dei limiti al lavoro flessibile di cui all’art. 9 comma 28 del d.l. 78/2010 per procedere con le stabilizzazioni in esame
ASFEL
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