La crisi del mercato delle opere pubbliche nel 2013 si approfondisce sempre di più, ma l'edilizia sostenibile si muove in controtendenza e si presenta come una concreta opportunità. Sono i dati essenziali evidenziati dal rapporto "Il Partenariato Pubblico e Privato e l'edilizia sostenibile in Italia nel 2013", curato da Unioncamere in collaborazione con Cresme Europa Servizi.
Nel 2013 il mercato del partenariato pubblico-privato è rappresentato da 2.901 gare per un volume d'affari di circa 5,2 miliardi riferito a 1.564 gare di importo noto: rispetto al 2012 il numero di gare si riduce del 5% e l'importo del -34%.

All'origine di questa flessione degli importi, spiega lo studio presentato ieri a Roma, vi è innanzitutto il crollo degli importi delle grandi opere di importo superiore a 50 milioni di euro da realizzare in partenariato (da 5,8 miliardi a 2,8 miliardi, -52%) a fronte della crescita nel numero di iniziative (da 11 gare a 17 gare). In controtendenza l'edilizia sostenibile: le operazioni di parternariato nel 2013 sono 2.084 per un importo di 2,1 miliardi, con una crescita dell'8% del numero delle opportunità e del 30% degli importi in gara.

Lo studio evidenzia che le difficoltà del partenariato pubblico-privato, dopo il crollo degli importi in gara del 2012 (-41%), persistono anche nel 2013 (-34%); all'origine della frenata vi sono sia le difficoltà di accesso al credito, sia diverse criticità legate all'intero percorso decisionale, tecnico e realizzativo.

Nel complesso, secondo i dati dell'Osservatorio nazionale del partenariato pubblico-privato, tra il gennaio 2002 e dicembre 2013 sono state indette 19.363 gare di partenariato e il valore complessivo del mercato si attesta a 73,4 miliardi. Si e' passati da 336 gare per un ammontare di 1,3 miliardi del 2002 a 2.901 gare per oltre 5 miliardi nel 2013. Gli anni di maggiore espansione sono stati il 2010 per numero di iniziative (3.030 gare) e il 2011 per importi in gara (oltre 13 miliardi).

Nel 2013, infine, il peso del partenariato sull'intero mercato delle opere pubbliche raggiunge il livello più alto dal 2002, primo anno di attività dell'Osservatorio, per numero e importo. In termini di numero di opportunità si passa dall'1% del 2002 al 25% del 2013. In termini di valore, dall'8% al 24%.