La Confedilizia e la legge di stabilità

La legge di stabilità è costellata di finanziamenti agli enti locali, dal trasporto pubblico agli edifici scolastici: ma di questo non si tiene conto, la casa deve comunque essere spremuta con un nuovo intervento. Il proposito, poi, di portare all'11,6 per mille il coacervo di Imu e Tasi sembra più una scelta ideologica di tipo ottocentesco che una necessità”. È quanto scrive in una nota, il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. “Questo comportamento è sconfortante, la tassazione immobiliare supera già i due punti di pil.

Se i Comuni hanno davvero bisogno, come dicono, di altri soldi, Governo ed enti locali possono anche guardare al di là della comoda tassazione di case e opifici. i Comuni dell'Emilia ci hanno pensato, insistono in una precisa proposta alternativa, ma l'Anci spinge il Governo a rimanere sul mattone, ancora una volta, dice ancora la nota. C'è qualcosa che sfugge. Anche noi abbiamo indicato abbondanti risorse finanziarie alternative fuori dell'immobiliare o in aree privilegiate del mattone, società dell'alta finanza e del mondo cooperativo oltre che bancario, ma su questi privilegi non si vuole incidere, si pensa sempre a colpire la sola proprietà diffusa”, conclude il presidente di Confedilizia.

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