FOIA: cosa cambia con la circolare del Ministero?

I primi di luglio, il Ministero per la Pubblica Amministrazione ha adottato la circolare n. 1/2019 sulla “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato”, il cosiddetto FOIA. In questo modo, finalmente, chiarisce alcuni punti e questioni tecniche lasciate finora in sospeso.

Cosa cambia ora?

La circolare porta con sé una serie di importanti cambiamenti. La tabella di seguito riassume in sintesi i principali:

PRIMA DELLA CIRCOLARE

     Non sono previste soluzioni per la digitalizzazione della gestione delle istanze, ma alcune Pa hanno già un protocollo informatico digitalizzato.

    Il rilascio di informazioni o documenti richiesti è gratuito, salvo i costi per “la riproduzione su supporti materiali”. Non sono specificate le tariffe.

    La PA è obbligata a notificare i contro-interessati nel momento in cui i documenti o le informazioni richieste coinvolgano terze persone.

    Nessun limite temporale per proporre domanda di riesame.

    Nessuno strumento tecnologico supporta l’inoltro di istanze d’accesso.

    Non si parla di diritto alla privacy per il richiedente, nel momento in cui la sua istanza viene inoltrata ai contro-interessati.

    Nessuna autorità preposta a sanzionare la mancata risposta da parte della PA.

 

CIRCOLARE FOIA 1/2019

    Si raccomanda a tutte le PA ancora sprovviste l’utilizzo di un protocollo informatico digitalizzato per la gestione delle istanze.

    Il rilascio di informazioni o documenti resta gratuito e vengono chiariti i costi di riproduzione che devono essere inseriti in un tariffario e forniti al richiedente.

    Posta maggiore attenzione sulla notifica ai contro-interessati e al loro diritto di difesa.

    Limite di 30 giorni dalla decisione di prima istanza per proporre domanda di riesame.

    Necessità di uno strumento tecnologico che aiuti il cittadino nell’individuare la PA e la tipologia di accesso agli atti.

    Non si parla di diritto alla privacy per il richiedente, nel momento in cui la sua istanza viene inoltrata ai contro-interessati.

    Nessuna autorità preposta a sanzionare la mancata risposta da parte della PA.

 

Fra le novità introdotte, ci sembra molto interessante – e da valutare appena sarà presentato – lo strumento tecnologico che il Dipartimento della Funzione Pubblica metterà a disposizione dei cittadini. Uno strumento che dovrebbe aiutarli nel formulare al meglio le loro richieste d’accesso, in termini di individuazione della corretta PA e della tipologia di accesso agli atti da effettuare. Si tratterà di una procedura guidata che sarà resa disponibile su foia.gov.it, anche se ancora non se ne conosce la data di messa on-line.

 

D’altro canto, ancora non viene trattato un tema per noi fondamentale come quello della tutela della privacy di chi richiede le informazioni alla PA. Tra le altre criticità che non sembrano trovare ancora soluzione, c’è la questione delle sanzioni per chi non rispetta le tempistiche e i doveri di trasparenza nei confronti dei cittadini.

Tratto da Transparency International Italia  --  https://www.transparency.it/

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